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False notizie (fake news) e condizionamento politico. Confronto fra stampa e internet.

18/02/2025

Si parla moltissimo delle notizie che girano su internet, filmati veri e interessanti, oppure falsi e ricostruiti, notizie vere da tutto il mondo, oppure false da tutto il mondo. Tutti i benpensanti, in genere adulti, invitano calorosamente tutti, specialmente i giovani, a un uso moderato dell’uso di internet, non solo come strumento di comunicazione, ma soprattutto per il pericolo di condizionamento e di indottrinamento. In modo particolare non solo si denuncia la proliferazione di notizie false, ma anche si cerca di inventarsi strumenti di verifica/censura in grado di distinguere la verità dalla menzogna. Lo scopo principale è quello di cercare di evitare un condizionamento politico/ideologico che addirittura può far cambiare, quindi falsare, il risultato delle elezioni in tutti i paesi del mondo. La denuncia più appassionata di questo fenomeno di “lavaggio del cervello” viene soprattutto dalla informazione “ufficiale” stampa e TV. Ma siamo sicuri che il pericolo venga da internet e non, in modo più subdolo ed efficace, proprio dai suoi accusatori e potenziali censori?

In effetti è vero, chiunque è, anche superficialmente, fruitore di internet può verificare che la realtà è quella che si descrive, ma se è vero che su internet è possibile trovare le notizie più false ed assurde che si possano immaginare, però è anche vero che si sottovaluta enormemente la capacità del meccanismo di internet di aiutare enormemente a una selezione e verifica delle notizie. Al contrario di quello che si pensa nella navigazione su internet, non è soltanto la cultura e/o l’istruzione la chiave della capacità di selezione, ma anche la capacità di uso dello strumento e l’estensione quantitativa (il tempo che ci si “perde sopra) del suo uso. Più si è dentro e più i meccanismi stessi di internet sono in grado di aiutarti in modo decisivo a selezionarne i contenuti. Per dirla in parole semplici: ci vorrebbe un “parental control” non solo per i bambini, ma anche per chi non si sa muovere bene nella rete o la utilizza sporadicamente.

A mio avviso, la superiorità di difesa su internet dai contenuti falsi è paradossalmente dovuta all’infinità di contenuti che sono a disposizione e alla velocità di consumarli. Nel tempo che ci vuole a voltare una pagina di giornale per scorrere i titoli, su internet hai la possibilità di vedere che esistono un centinaio post sugli argomenti che stai cercando. Se è un argomento trattato decentemente o è su un tema di importanza rilevante ti accorgi subito che ci saranno centinaia o migliaia di persone che lo commentano, che ne discutono ed eventualmente ne indicano la falsità o la validità. Certamente ci saranno numerosissimi interventi stupidi, faziosi, insultanti, senza un vero contenuto, ma sfido chiunque che leggendo un post che dice “Meloni zoccola” sia portato a modificare la propria opinione su Giorgia!

Al contrario potrai sentire voci e fatti che non sentiresti mai in TV o leggeresti nei giornali, anche voci dei “cattivi”, dei terroristi, di persone platealmente pazze o disturbate e, se sei di bocca buona e stomaco forte, può anche essere interessante e arricchire le tue conoscenze sul mondo.

Molto diversa e la questione della informazione stampata, siccome il suo utilizzo è legato a un impegno costoso, la selezione in genere viene fatta a priori secondo criteri personali molto vari. Il condizionamento profondo del lettore diventa così facilissimo e solo un livello alto di cultura e istruzione può aiutare a selezionare. Se io so che La Repubblica è di proprietà di gruppi strettamente legati a interessi politici ed economici degli Stati Uniti, questo mi può aiutare a filtrare i contenuti delle notizie internazionali. Se conosco il fondatore del Foglio come agente della CIA, leggo le notizie riportate alla luce di questo fatto. Il giornale lo si paga e, se sei un minimo informato, sai in anticipo, salvo eccezioni, quali saranno i contenuti. Il giornale serve a rassicurare, o se sei masochista, a farti arrabbiare. Cosa molto simile avviene per le notizie in televisione e alla radio, con l’attenuante che sono generalmente gratuite e coinvolgono, al contrario della carta stampata, in modo superficiale e senza impegno, ma con l’aggravante di essere molto costose e quindi controllate da pochi gruppi di interesse.

Siccome il livello culturale in Italia non è molto alto, ritengo che la stampa, la TV e la radio siano molto più efficaci e “pericolose” nella loro capacità di condizionale e indirizzare il pensiero del lettore nella direzione di interesse della proprietà, molto di più di internet. Il fatto che sempre meno persone comprano e leggono i giornali penso che sia dovuto a questo fatto: prima di leggere sul giornale una notizia già so come verrà riportata a seconda del giornale che comprerò, quindi è inutile comprarlo. 

Rimane il problema di conoscere i fatti, ammesso per assurdo che sia possibile avere accesso ai “fatti veri”, per conoscere quello che succede nel mondo basta internet (anche la carta stampata si trova in rete), ma non c’è scorciatoia, per capirli ci vuole capacità di selezione e di conoscenza di tutti gli strumenti che si usano: sia cartaceo, sia televisivo, sia digitale, sia il bar o mio “cuggino”. Il mio parere è che usando lo strumento di internet e cercando di approfondirne l’utilizzo anche da parte di “generazioni non digitali”, la cosa sia più facile rispetto ad altri strumenti di comunicazione. Insomma, lo dico esplicitamente: chi si informa esclusivamente utilizzando l’informazione “ufficiale” è meno portato ad avere una mentalità elastica, tende ad essere più conservatore e legato a idee preconcette e auto rassicuranti.