Economia

Politica ed economia

Se noi concedessimo alla politica ciò che concediamo all'economia, saremmo fuori dalla democrazia già da vent'anni.

Riccardo Orioles, Tanto per abbaiare

Definizione molto precisa

L'economia è una scienza formata da tante cose che si comportano in vari modi per raggiungere molti obiettivi

Betti, F., & Schianchi, A. Logica ed economia

Specializzazione

La specializzazione è quando tu studi sempre di più di meno cose fino al punto in cui sai tutto del nulla.

Il processo produttivo

Le merci sono input. Lo sviluppo umano sono l'output. Spesso ci si ferma all'input che quindi diventa fine. Bisogna studiare il processo di conversione dell'input in output, ma per fare questo bisogna definire l'output.

Paul Streeten, Intervista

Rivoluzione industriale ed emigrazione

L'accumulazione per esproprio che caratterizza il capitalismo storico, quello che all'inizio del diciannovesimo secolo è andato cristallizzandosi intorno al triangolo Londra-Amsterdam-Parigi, non riguarda soltanto i popoli delle Americhe, ma anche i contadini europei. Il modello è quello delle enclosures della Gran Bretagna, l'esproprio dei contadini inglesi e irlandesi, che hanno subìto, per primi in Europa, una forma di appropriazione privata della terra, poi generalizzata sul continente europeo. Questo modello storico avrebbe avuto conseguenze esplosive se non fosse stato accompagnato da quell'enorme «apparato di sicurezza» e «valvola di sfogo» costituita dal sistema delle migrazioni verso le Americhe: i processi migratori hanno permesso all'Europa di costruire altrove un'altra Europa, altrettanto, se non più importante in termini di popolazione di quella del continente. Ma se consideriamo gli altri continenti, l'Asia, l'Africa, l'America latina, dove oggi vive il settantacinque per cento della popolazione mondiale, di cui una metà contadina, ci rendiamo conto che questo sistema è inaccettabile e inefficace. Come dimostra la recente nascita di un pianeta di bidonville: i contadini espulsi dalle terre non possono venire «assorbiti» dai meccanismi della moderna industrializzazione, e non possono ricorrere in modo massiccio alle migrazioni. La soluzione alla questione agraria proposta dal modello capitalista richiederebbe che si concedessero all'Asia, all'Africa, all'America Latina, almeno altre quattro Americhe.

Samir Amin, Intervista su Il Manifesto

Globalizzazione e politica globale

Di fronte alla globalizzazione del capitale che si intensifica di giorno in giorno è ormai chiaro che, da un lato, le strutture statuali da sole non sono in nessun modo in grado di assolvere il compito della regolazione dell'economia, dall'altro, che non c'è nessuno Stato globale che può governare il capitale globale come gli Stati nazionali governavano i capitali nazionali. Gli attuali meccanismi di gestione, regolazione e controllo dell'economia sono caratterizzati da un alto grado di interdipendenza politica. Si tratta di un quadro estremamente variegato costituto, tra le altre cose, da interventi coordinati a livello nazionale, da accordi bilaterali e multilaterali, da istituzioni internazionali e sovranazionali. Questo intreccio è piuttosto fragile non solo in ragione dell'eclettismo dei suoi elementi, ma anche perché le grandi istituzioni economiche su cui si fonda, alcune delle quali si erano formate nel precedente contesto multilaterale, sono ormai deboli e instabili. Queste istituzioni sono inadeguate a fronteggiare la crisi cui dovrebbero trovare delle soluzioni. Il FMI non riesce a trovare il bandolo della matassa delle crisi valutarie; la Banca mondiale non sa che pesci pigliare con la questione della povertà; la Fao è impotente di fronte al problema della fame nel mondo; le decisioni del WTO sono inefficaci di fronte alla crisi del commercio globale e così via. Queste istituzioni non sono del tutto inutili, ma non costituiscono una base sufficiente per configurare un ordine economico globale durevole e stabile. La globalizzazione capitalistica - il mercato mondiale, la rete distributiva, le strutture produttive in stretta connessione tra di loro - è andata molto più avanti delle strutture del potere capitalistico.

Michael Hardt, Antonio Negri, Comune. Oltre il privato e il pubblico

La civiltà nasce facendo cose inutili

“People who go to the forest looking for fairies and unicorns would seem to have less chance of survival than people who go looking for mushrooms and deer. And if you spend hours praying to non-existing guardian spirits, aren’t you wasting precious time, time better spent foraging, fighting and fornicating?

But fiction has enabled us not merely to imagine things, but to do so collectively. We can weave common myths such as the biblical creation story, the Dreamtime myths of Aboriginal Australians, and the nationalist myths of modern states. Such myths give Sapiens the unprecedented ability to cooperate flexibly in large numbers. ”

 Yuval Noah Harari. “Sapiens: A Brief History of Humankind.” Apple Books.