La spesa pubblica è il principale strumento di intervento dello stato nell'economia. Essa si concretizza in: sostegno alla produzione e ai profitti, investimenti in infrastrutture e produttivi, reddito per milioni di disoccupati, di pensionati e di lavoratori della Pubblica amministrazione, dei servizi, degli Enti di previdenza e locali, ed infine servizi sociali per la riproduzione della vita associata e salario reale per gli strati subalterni della collettività.
Tra il 1955 e il 1975, anni chiave per lo sviluppo del capitalismo italiano, tra boom economico, recessione, grandi lotte operaie e sociali, la spesa pubblica gioca un ruolo determinante. La sua composizione muta assieme alla crisi dei tradizionali centri di potere democristiani, con l'aggregarsi dei nuovi blocchi di potere nello stato, con i nuovi rapporti di forza tra le classi e con le trasformazioni strutturali che la spesa stessa determina nella loro struttura interna. Da qui il suo odierno ricomporsi quantitativamente e qualitativamente in rapporto diretto con le nuove funzioni dello stato che si modella da una parte sulla composizione di classe e dall'altra sulle contraddizioni dello sviluppo economico.
Mentre quindi l'adesione dell'Italia al Sistema monetario europeo e la conseguente integrazione con le aree forti dell'economia europea impongono esigenze di ristrutturazione della spesa pubblica, e questo contribuisce all'insorgere di quelle forme di soggettività e di conflitto sociale proprie dei «nuovi movimenti», sempre più diviene necessario saper analizzare le trasformazioni della forma stato, non solo nel campo del diritto e delle funzioni repressive, ma anche in quello dell'intervento statale nell'economia e nella riproduzione sociale.
Da questa ricerca viene un proposta di alfabetizzazione sulla natura e le funzioni della spesa pubblica in Italia, di riclassificazione qualitativa e quantitativa della spesa, di schema di interpretazione del rapporto tra stato ed economia, tra spesa e classi sociali come chiave di comprensione della nuova ferma stato.
INDICE
Introduzione, p. 9
I. UN PRIMO SGUARDO ALLA SPESA PUBBLICA (1862‑1955)
1 Dinamica quantitativa e qualitativa (p,. 15);
2 Cenni sul pensiero economico borghese riguardo alla spesa pubblica (p. 21);
3 Su alcuni problemi che abbiamo di fronte (p. 24);
4 Appendice metodologica (p. 26)
II. FUNZIONI ED EFFETTI DELLA SPESA PUBBLICA
1 Aspetti qualitativi (p. 30);
2 Aspetti quantitativi della spesa pubblica (p. 36)
III. LA CONTABILIZZAZIONE DELLA SPESA PUBBLICA (1955‑1975)
1 Definizione del settore pubblico (p. 47);
2 Il Bilancio dello Stato (p. 50);
3 Il bilancio delle Aziende autonome (p. 68);
4 Il bilancio degli Enti locali (p. 71);
5 Il bilancio degli Enti di previdenza (p. 74);
6 Imprese a Partecipazione statale (p. 82);
7 Il conto consolidato della spesa pubblica (p. 85);
8 Calcolo del disavanzo (p. 89);
9 Il finanziamento del disavanzo (p. 91)
IV. CONCLUSIONI
1 Uno schema di riferimento: contributi alla produzione, spese e consumi sociali (p. 101);
2 Spesa pubblica e crisi degli anni '70 (p. 107);
3 Spesa pubblica e funzione dello Stato nella riproduzione delle classi (p. 111);
4 Tagli della spesa pubblica e composizione di classe (p. 115)